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Il matrimonio è comunemente considerato come il giorno più importante nella vita di un uomo o di una donna e, per questo, molte coppie tengono a rispettare numerosi “riti propiziatori”.

In Italia, si sa, il matrimonio è una cosa molto seria così come le superstizioni: anche i soggetti solitamente meno superstiziosi non rischiano di sfidare la Dea bendata sperando che, nel loro giorno speciale, sia davvero tutto perfetto.

Ma quali sono e da quali storiche tradizioni derivano le usanze tipiche più famose in un matrimonio all’italiana?

1. Uno degli elementi primari e più importanti nella tradizione del Bel Paese è sicuramente la scelta dell’abito da sposa che, quasi sempre, ricade sul bianco.
Secondo tradizione, infatti, la sposa dovrebbe arrivare all’altare ancora vergine: il bianco, colore del candore, rappresenta quindi la purezza della donna, oltre a raffinatezza ed eleganza.

In passato però, non sempre il bianco è stato il “colore della sposa”: in epoca greco-romana, le spose indossavano lunghe tuniche e una sopravveste color zafferano mentre, nel Medioevo, la sposa utilizzava abiti coloratissimi.
Per vedere apparire il primo abito da sposa bianco bisogna attendere fino al 1406 (a indossarlo fu la principessa Filippa d’Inghilterra) ma è soltanto nel 1840, con il matrimonio della regina Vittoria d’Inghilterra, che il bianco si impone come colore delle spose per eccellenza.

2. Un altro immancabile elemento, in qualunque matrimonio che si rispetti, è il velo da sposa che, come l’abito, ha una sua lunghissima tradizione:
nell’Antica Roma il velo – solitamente del colore del fuoco, quindi giallo o rosso – veniva indossato dalla donna prossima all’altare come segno di buon auspicio e, durante la cerimonia, veniva posto anche sulla testa dello sposo come simbolo di protezione per la coppia.

Nel Medioevo, invece, veniva fermato sul capo con fili d’oro e perle poiché si pensava servisse a proteggere la sposa dagli spiriti maligni e dal malaugurio.

Più recentemente, nell’epoca dei matrimoni combinati, il velo serviva a “nascondere” la sposa, coprendole il volto: in questo modo, solo dopo il , lo sposo poteva sollevare il velo scoprendo il volto della neo-moglie.

3. Non poteva certo mancare una delle tradizioni più radicate nella cultura del matrimonio: il lancio del bouquet!
Il mazzo di fiori che la sposa porta in chiesa durante la cerimonia rappresenta l’ultimo regalo tra i fidanzati e, secondo tradizione, dovrebbe essere fatto recapitare la mattina delle nozze a casa della futura sposa.

Di solito per comporre il bouquet vengono utilizzati dei fiori d’arancio: fiori di colore bianco, simbolo della verginità per eccellenza.
Per questo, solo dopo sposata, la donna può donare il bouquet alle invitate ancora nubili.

Ed è proprio questo uno dei momenti più attesi della cerimonia di matrimonio.
C’è chi preferisce lanciare il bouquet tra la fine del banchetto nuziale e il taglio della torta (come suggerito dal bon ton), chi invece all’uscita della chiesa o appena arrivate nella sala scelta per il ricevimento.
La sposa, dando le spalle alle invitate, lancia il bouquet: secondo tradizione, la fortunata che si aggiudicherà l’ambito premio sarà la prima a sposarsi tra le donne invitate!

Secondo un’altra tradizione, invece, il bouquet della sposa va conservato nella casa coniugale dopo il matrimonio e fatto essiccare col tempo.
Un’ottima soluzione, per le spose che vogliono seguire questa (meno nota) tradizione, o per chi non vuole lanciare e rovinare un costoso mazzo di fiori, è quella di far realizzare un bouquet più semplice ed economico, preparato appositamente per il lancio.

Queste sono solo alcune delle più famose e conosciute usanze che non possono assolutamente mancare in nessun matrimonio che si rispetti.
Altre curiosità, superstizioni e storiche tradizioni sul matrimonio, vi aspettano nella seconda parte nel prossimo articolo del nostro wedding blog!